Loch Ness: la più grande caccia al mostro ha inizio
In occasione dell'anniversario del primo avvistamento sarà organizzata la più grande caccia al mostro di Loch Ness
Da giorni si discute dell’atteso evento della caccia al presunto mostro di Loch Ness, prevista per il prossimo fine settimana. L’obiettivo dell’iniziativa è di fare chiarezza su una delle questioni più intriganti e misteriose legate alla Scozia.
L’appuntamento è stato fissato per il 26 e 27 agosto 2023 ed è stato organizzato dal Loch Ness Centre, un centro dedicato alla promozione delle risorse locali e alla celebre leggenda del mostro, situato all’interno dell’hotel Drumnadrochit. La scelta della location non è casuale, poiché l’ex manager dell’hotel, Aldie Mackay, fu la prima a dichiarare di aver visto la presunta creatura nel lago, dando inizio alla diffusione del mito di Nessie.
Da quel momento sono trascorsi ben 90 anni, eppure l’interesse per la ricerca di questa enigmatica figura non è mai diminuito. Il mostro di Loch Ness è ormai diventato un’icona leggendaria, suscitando curiosità e dibattiti a livello mondiale.
La domanda sulla reale esistenza di Nessie continua a intrigare persone provenienti da ogni angolo del pianeta, spingendole a scrutare le acque del lago con mezzi sempre più avanzati. Il lago, situato nella zona sud-ovest di Inverness, è diventato nel tempo una meta turistica ambita, attirando visitatori desiderosi di catturare una prova tangibile dell’esistenza del mostro.
Per celebrare l’anniversario del primo avvistamento, avvenuto il 22 agosto ben 90 anni fa, il Loch Ness Centre ha deciso di promuovere l’evento della “più grande caccia al mostro di sempre”, potrebbe essere anche l’ultima. Nel corso del 26 e 27 agosto 2023, il pubblico è stato invitato a partecipare a questa impresa volta a risolvere il mistero che da tanto tempo affascina l’immaginario collettivo.
Coloro che si sentiranno pronti e coraggiosi avranno la possibilità di collaborare con esperti del settore, utilizzando attrezzature all’avanguardia come binocoli, droni termici, sonde sottomarine e telecamere a infrarossi per condurre le ricerche. I progressi dell’indagine, nonché eventuali avvistamenti significativi, verranno condivisi in tempo reale attraverso i canali social gestiti dal Loch Ness Centre.