Influenza e virus simili: milioni di casi attesi nella prossima stagione, l’allarme dei ricercatori

Roma – Nella prossima stagione influenzale si prevede un’importante ondata di casi, con un numero stimato tra i 5 e i 6 milioni. A lanciare l’allarme è il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università degli Studi di Milano durante l’evento “Stagione influenzale 2022-2023: cosa sapere e cosa fare” organizzato da Assosalute.
Secondo Pregliasco, la diffusione dell’influenza dipenderà da diversi fattori, tra cui la presenza di ceppi virali innovativi, le condizioni meteorologiche e climatiche e il loro impatto rispetto agli anni precedenti. È quindi fondamentale promuovere campagne di vaccinazione e incoraggiare l’adozione di misure igieniche per limitare la diffusione del virus.
La situazione sarà ulteriormente complicata dall’interazione con il SARS-CoV-2, che continuerà a circolare durante l’autunno e l’inverno. Questa somiglianza dei sintomi tra influenza e COVID-19 potrebbe mettere a dura prova le risorse sanitarie, richiedendo un’attenta gestione da parte delle autorità competenti.
Uno studio condotto da Human Highway e presentato durante l’evento ha rivelato che oltre il 60% degli italiani è consapevole della persistenza del virus SARS-CoV-2 e delle sue varianti. Questa consapevolezza risulta più elevata nelle donne rispetto agli uomini.
Il virologo Pregliasco sottolinea che la vaccinazione non solo protegge l’individuo, ma è anche fondamentale per tutelare i soggetti più vulnerabili, come bambini, anziani e persone con patologie preesistenti. Mentre i giovani possono scegliere liberamente di vaccinarsi, per le persone fragili e gli anziani la vaccinazione rappresenta una necessità per limitare il rischio di complicanze gravi in caso di infezione. Nonostante una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, il 33% degli italiani ha manifestato l’intenzione di sottoporsi al vaccino antinfluenzale nella prossima stagione, con una percentuale ancora più elevata tra gli anziani (56,5%).
In caso di malattia, il ruolo dei medici di base risulta fondamentale, soprattutto per monitorare gli uomini (22%) rispetto alle donne (17%). Farmaci da automedicazione sono spesso la soluzione più comune per alleviare i sintomi dell’influenza, con il 60% della popolazione affermando di farne uso nel corso del 2023.
In conclusione, la prossima stagione influenzale richiede un impegno collettivo per fronteggiare la diffusione dei virus influenzali e garantire la salute della popolazione. La vaccinazione rimane uno strumento efficace per proteggere se stessi e gli altri, soprattutto per i gruppi a rischio. Inoltre, il rispetto delle misure igienico-sanitarie consigliate può contribuire a ridurre la diffusione del virus e alleviare il sovraccarico dei sistemi sanitari. La vigilanza e la prontezza nel gestire questa emergenza sanitaria saranno fondamentali per affrontare la sfida che l’influenza e i virus simili ci presenteranno nella prossima stagione.