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Meloni in conferenza stampa: Pozzolo sospeso, tensioni in FdI e assoluzione di Salvini nel caso Verdini

La presidente del Consiglio affronta le polemiche interne al partito, respinge accuse e rivela posizioni chiare su Mes, riforme e prospettive europee

Roma, 5 gennaio 2024 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto oggi una lunga e articolata conferenza stampa alla Camera dei Deputati, affrontando diversi temi scottanti che riguardano sia la politica interna che le prospettive europee.

Dopo due rinvii per motivi di salute, Meloni ha iniziato la sua conferenza alle 11, rispondendo a oltre 45 domande in poco più di tre ore di dibattito, intervallate da una breve pausa per andare in bagno. La leader di Fratelli d’Italia ha chiesto rispetto per la sua persona e ha negato l’esistenza di leggi bavaglio sull’informazione, sottolineando la necessità di un confronto aperto.

Tra i temi affrontati, Meloni ha dichiarato di non auspicare un rimpasto di governo e di non vedere leggi bavaglio sull’informazione. Ha poi definito il Mes uno strumento obsoleto, annunciando la sua attenzione al ddl concorrenza, sul quale si esprimerà in seguito alle parole del Presidente Mattarella.

Sulle elezioni europee, la presidente del Consiglio ha rivelato di non aver ancora deciso se candidarsi, ma ha dichiarato che sarebbe un test di alto livello e che propende per il sì. Ha aperto anche alla possibilità di un confronto televisivo con la segretaria del Partito Democratico, escludendo però la possibilità di un rimpasto di governo in vista di ministri candidati in Ue.

Uno dei momenti più intensi della conferenza è stato dedicato al caso del deputato Pozzolo, sospeso e deferito ai probiviri del partito per il presunto utilizzo irresponsabile di un’arma. Meloni ha promesso “rigidità” sui comportamenti “irresponsabili” della sua classe dirigente, sottolineando che “in FdI non tutti capiscono le responsabilità che abbiamo”.

In merito al caso Anas-Verdini, la presidente del Consiglio ha assolto Salvini, affermando che non è chiamato in causa e quindi non dovrà riferire in Aula.

Infine, Meloni ha affrontato delle note personali, definendo politicamente difficile il momento di Cutro e sottolineando che, fra il suo ruolo e sua figlia, sceglierebbe quest’ultima. Ha respinto con forza le accuse di familismo nel partito, dichiarando che tali insinuazioni iniziano a stufarla.

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