L’Italia stringe sulle locazioni brevi: almeno due notti minime
La ministra del Turismo Santanchè propone norme più severe e multe fino a 8.000 euro per le violazioni. Ogni unità avrà un codice identificativo.
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L’Italia si appresta a introdurre misure più stringenti per le locazioni brevi a fini turistici, con regole più rigide e sanzioni più severe per chi viola le nuove disposizioni. Ieri sera, il ministero del Turismo ha consegnato alle associazioni di settore la bozza di una proposta di legge per avviare un dibattito sul tema.
Da tempo, i sindaci delle città d’arte, in particolare, chiedono strumenti normativi che possano frenare la desertificazione dei centri urbani, causata dalla proliferazione di residenze turistiche attraverso app e portali di locazione a breve termine.
L’Italia segue l’esempio di altre destinazioni turistiche. Il 5 settembre, a New York, è entrata in vigore una nuova legge che richiede ai proprietari e agli affittuari di registrarsi presso le autorità locali prima di poter inserire annunci su piattaforme come Airbnb o Vrbo. Le violazioni di questa normativa possono essere sanzionate fino a un massimo di 5.000 dollari per ciascuna infrazione.
Secondo la bozza della proposta di legge, le locazioni brevi a fini turistici nei centri storici dei Comuni capoluogo delle Città metropolitane dovranno avere una durata minima di “due notti consecutive”. Inoltre, il contratto potrà includere servizi aggiuntivi come fornitura di biancheria e servizio di pulizia.
La responsabilità del pagamento dell’imposta di soggiorno sarà estesa anche ai soggetti che gestiscono portali telematici e intermediazioni immobiliari, qualora abbiano incassato canoni di locazione per fini turistici.
Per garantire la tutela della concorrenza e la sicurezza territoriale, il Ministero del Turismo assegnerà a ogni unità immobiliare destinata a locazione breve turistica un Codice identificativo nazionale (Cin). Questo codice includerà anche l’indicazione del numero di posti letto disponibili.
Il regime fiscale si applicherà a non più di due appartamenti, anziché i quattro precedentemente previsti. Gli immobili in affitto dovranno rispettare requisiti igienico-sanitari, norme antincendio e avere dispositivi per la rilevazione di monossido di carbonio.
Le sanzioni per le violazioni delle nuove norme includono multe da 500 a 5.000 euro per la mancata esposizione del Cin. Inoltre, sarà prevista la rimozione immediata degli annunci irregolari, anche da parte dei gestori dei portali telematici.
“Abbiamo affrontato la questione degli affitti brevi in tempi tempestivi, avviando un dialogo con le associazioni di categoria, le Regioni e i sindaci delle città metropolitane”, afferma la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Abbiamo messo questa questione tra le priorità nel settore del turismo. Oggi abbiamo condiviso la nostra proposta normativa con gli interessati per formulare soluzioni efficaci e condivise. Ora inizierà il confronto con le associazioni del settore ricettivo”.