Ritardi e disagi per i voli da e per il Regno Unito dovuti a un guasto ai sistemi di controllo del traffico aereo.
Lunedì è stata una giornata turbolenta per i viaggiatori aerei e, purtroppo, i disagi continueranno a farsi sentire nei prossimi giorni. Un “problema tecnico” che ha colpito i sistemi di controllo del traffico aereo nel Regno Unito ha causato una serie di ritardi e cancellazioni che stanno influenzando centinaia di voli.
Le compagnie aeree e gli aeroporti hanno avvertito che, nonostante il problema sia stato risolto entro poche ore dal suo verificarsi lunedì, ci sono ancora “ritardi significativi” nelle operazioni di volo. Questa situazione di difficoltà potrebbe prolungarsi per diversi giorni, causando notevoli disagi ai passeggeri.
L’aeroporto di Heathrow, uno dei principali scali britannici, ha annunciato che gli orari di partenza non saranno rispettati e ha consigliato ai passeggeri in partenza di contattare le rispettive compagnie aeree prima di recarsi in aeroporto. Anche l’aeroporto di Gatwick ha invitato i viaggiatori a verificare lo stato dei loro voli prima di dirigersi all’aeroporto. Anche se Gatwick prevede di operare con una certa normalità, il rischio di ritardi non è da sottovalutare.
L’aeroporto di Londra Luton si è unito alla lista degli aeroporti colpiti dalla situazione, subendo ritardi e cancellazioni nei voli.
Il guasto è stato identificato nel primo pomeriggio di lunedì, alle 15:15 locali è stato risolto. Le compagnie aeree British Airways, Virgin Atlantic, TUI, Ryanair e Jet2 hanno tutte dovuto affrontare ritardi e cancellazioni. In particolare, Ryanair è stata costretta a posticipare o annullare diversi voli, mentre Jet2 ha previsto significativi ritardi su tutte le tratte da e per il Regno Unito, ma ha garantito che i passeggeri potranno recarsi in aeroporto normalmente, a meno di ulteriori indicazioni.
Secondo l’esperta di aeronautica Sally Gethin, intervistata dalla BBC, “le compagnie aeree avranno notevoli difficoltà nel riportare gli orari dei voli alla normalità. È probabile che si verifichino notevoli disagi nelle prossime ore e potremmo assistere a un effetto a catena che si protrarrà fino alla fine della settimana.”
Cirium, un’azienda specializzata nell’elaborazione di dati sull’aviazione, ha stimato che lunedì dovevano partire 3.049 voli dagli aeroporti del Regno Unito e altri 3.054 voli dovevano atterrare. Alle 14:30 locali, erano stati cancellati 232 voli in partenza, rappresentanti l’8% delle partenze totali, e 271 voli in arrivo, ovvero il 9% degli arrivi totali.
In relazione ai diritti dei passeggeri, il segretario ai trasporti Mark Harper ha consigliato loro di consultare le linee guida dell’Autorità per l’Aviazione Civile del Regno Unito per conoscere i propri diritti in caso di ritardi o cancellazioni dei voli. La CAA stabilisce che le compagnie aeree hanno l’obbligo di fornire cibo, bevande e alloggio qualora i ritardi si protraggano durante la notte. Nel caso di cancellazione dei voli, ai passeggeri deve essere offerta la possibilità di un rimborso o di alternative di viaggio il prima possibile.
La situazione ha suscitato reazioni politiche: il partito Liberal Democratico ha chiesto al primo ministro di convocare il comitato di risposta alle emergenze Cobra, mentre il partito Laburista ha definito l’incidente “estremamente preoccupante”.
Secondo quanto dichiarato da Nats, l’ente responsabile del controllo dei voli nel Regno Unito, un “problema di pianificazione” ha influenzato la capacità del sistema di elaborare automaticamente i piani di volo, che sono stati temporaneamente gestiti manualmente. Questo approccio manuale non può essere sostenuto con lo stesso volume di traffico, il che ha portato a restrizioni nel flusso di voli. La direttrice delle operazioni Juliet Kennedy ha espresso le scuse dell’ente per l’interruzione e ha annunciato che verrà condotta un’indagine approfondita per comprendere appieno l’accaduto.