L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy si trova nuovamente nel mirino della giustizia, con un nuovo processo programmato per il 2025. Le accuse mosse contro di lui riguardano concussione, associazione a delinquere, finanziamento illegale della campagna elettorale e gestione indebita con occultamento di fondi pubblici libici.
Il futuro dell’ex capo di Stato sembra essere nuvoloso, con ulteriori problemi legali e controversie in arrivo. Sarà chiamato a rispondere delle pesanti accuse nel 2025, quando comparirà davanti alla corte per difendersi dalle accuse di aver partecipato a un’intesa illecita per ottenere finanziamenti e appoggi per la sua vittoriosa campagna presidenziale. Insieme a lui, saranno giudicati altri dodici imputati, tra cui tre ex ministri del suo governo.
La procura nazionale francese ritiene che Sarkozy abbia stretto un presunto “patto” con il regime del defunto dittatore libico Muammar Gheddafi, al fine di finanziare la sua corsa verso la presidenza. Le accuse indicano che ciò avrebbe comportato un giro di soldi sporchi e corruzione. Tuttavia, l’ex presidente ha respinto categoricamente tali affermazioni, ribadendo la sua innocenza in un’intervista televisiva.
Le udienze del processo sono programmate per svolgersi tra il 6 gennaio e il 10 aprile 2025 presso la 32ª sezione del Tribunale penale di Parigi. Sarkozy, che ha sempre negato strenuamente le accuse, è previsto che presenti ricorsi e faccia appello in caso di condanna.
Questa non è la prima volta che Nicolas Sarkozy affronta questioni legali. Nel 2021, è stato condannato a tre anni di reclusione (di cui due con la condizionale) per corruzione e pressioni indebite, dopo un rinvio a giudizio. Nonostante l’attuale panorama giuridico, l’ex presidente ha continuato le sue attività, tra cui la pubblicazione di un libro autobiografico. Sarkozy sembra determinato a difendere la sua reputazione e a respingere le accuse che gravano su di lui, anche se il futuro giudiziario si preannuncia complesso.