Parigi, la fine dei monopattini: 15 mila ‘trottinette’ in rimozione
La Ville Lumière sta attraversando un cambiamento significativo mentre i monopattini in libero accesso, noti come ‘trottinette’, vengono rimossi dalle strade parigine. A partire dal primo settembre, Parigi diventerà la prima capitale europea a vietare completamente questi controversi mezzi a due ruote. L’operazione è in corso non senza difficoltà, poiché oltre 100 posti di lavoro sono a rischio. Questa mossa era stata anticipata dal risultato di un referendum cittadino che si è tenuto lo scorso 2 aprile.
Nel referendum consultivo organizzato dal municipio sulla questione, quasi il 90% degli elettori presenti ai seggi ha votato a favore del divieto, rappresentando però solo il 7% degli iscritti totali a causa dell’alto tasso di astensione. Anne Hidalgo, il sindaco socialista di Parigi, ha quindi assunto l’impegno di rispettare il risultato referendario.
I tre principali operatori del settore, Dott, Lime e Tier Mobility, avranno tempo fino al 31 agosto per rimuovere completamente i monopattini dalle strade parigine. Questi mezzi saranno poi trasferiti a diverse altre città, tra cui Bordeaux, Lille, Berlino, Londra, Tel Aviv, Copenaghen e Belgio.
L’introduzione dei monopattini elettrici, accessibili tramite app mobile, risale al 2018. Nel 2020, il municipio aveva cercato di regolamentarne l’uso limitando il numero di operatori autorizzati a tre. Il Comune di Parigi aveva anche incentivato gli elettori a votare per l’abolizione dei monopattini, citando un aumento del 189% negli incidenti correlati a essi dal 2019 e un aumento dell’ansia tra i cittadini a causa della loro presenza.
Le aziende coinvolte, tuttavia, hanno espresso critiche riguardo alla decisione del Comune. Lime, una delle aziende, ha dichiarato che Parigi rappresenta “un’eccezione nel panorama europeo”. Lime ha annunciato che i suoi monopattini verranno trasferiti in “città cosmopolite e internazionali di primo piano”, evidenziando l’aspetto della mobilità globale della tecnologia.