La città di Bengasi in Libia ha diffuso stime scioccanti sul numero di vittime causate dalle devastanti inondazioni nell’est del paese, con un consigliere di diverse circoscrizioni di Tripoli, Ahmed Wali, che ha riferito che il numero dei morti potrebbe superare i 10.000 solo a Derna. Queste informazioni sono state riportate dalla televisione locale di Bengasi e sono state menzionate anche da un ministro libico.
Attualmente, il bilancio ufficiale delle vittime è di circa 2.300 morti, con più di 6.000 persone ancora disperse. Tuttavia, la Croce Rossa Internazionale ha lanciato un allarme urgente, dichiarando che il numero reale delle persone scomparse potrebbe raggiungere le 10.000. Tamer Ramadan della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha riferito da Ginevra che si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà drammaticamente, con migliaia di persone ancora disperse.
La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha espresso profondo dolore per i danni e le perdite umane causate dall’uragano Daniel nell’est della Libia. L’Italia ha attivato la Protezione Civile per fornire assistenza tempestiva alla Libia in questa emergenza. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che l’aiuto della Difesa sarà fornito alle zone alluvionate, in un gesto di solidarietà simile a quanto fatto in precedenza per il Marocco colpito da un sisma.
Anche l’Unione Europea ha reagito alle notizie della tragedia in Libia, con il presidente del Consiglio UE Charles Michel che ha inviato le sue condoglianze al popolo libico e alle famiglie delle vittime. L’UE si è dichiarata pronta ad aiutare le persone colpite da questa calamità. L’Alto Rappresentante dell’UE, Josep Borrell, ha sottolineato la gravità della situazione in Libia e ha confermato che l’UE sta monitorando da vicino gli sviluppi e offrirà il proprio sostegno per affrontare questa emergenza causata dalle condizioni meteorologiche estreme.