CronacaEconomia

INPS invia a 33mila famiglie il messaggio di stop al reddito di cittadinanza

Comunicazioni agli aventi diritto; avvio del supporto per la formazione e il lavoro

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha avviato la notifica a 33.000 nuclei familiari riguardante la sospensione del reddito di cittadinanza. Questi nuclei sono costituiti da famiglie prive di minori, disabili o membri con un’età superiore ai 60 anni. L’INPS prevede che altre 17.000 comunicazioni verranno inviate a partire dal prossimo settembre.

Le famiglie destinatarie di tali messaggi hanno fruito della settima mensilità del reddito di cittadinanza a agosto. Coloro che hanno già ricevuto questa notifica nel mese precedente o che la riceveranno a partire dal primo settembre avranno l’opportunità di presentare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Se soddisfano i requisiti stabiliti, questi nuclei potrebbero essere avviati a un programma di professionalizzazione e inserimento lavorativo, beneficiando di un contributo mensile di 350 euro per un periodo complessivo di 12 mesi.

L’INPS ha censito attualmente 229.080 famiglie che, entro il 2023, concluderanno l’erogazione del reddito di cittadinanza dopo aver ricevuto sette mensilità, conformemente alla disposizione prevista dalla recente legge di bilancio. Le notifiche tramite SMS o email sono state avviate il mese scorso per 154.000 nuclei familiari e a agosto per oltre 33.000.

Per i prossimi mesi, l’INPS stima di inviare ulteriori 17.000 comunicazioni a settembre, poco meno di 13.000 a ottobre, circa 6.800 a novembre e 3.800 a dicembre. Queste notifiche riguardano famiglie che non includono minori, disabili o membri con un’età superiore ai 60 anni. La maggior parte di queste famiglie è costituita da nuclei mononucleo, con un’età media leggermente superiore ai 40 anni.

In conclusione, il processo di sospensione del reddito di cittadinanza prosegue, coinvolgendo famiglie senza determinate categorie di membri. L’INPS offre un’opportunità di transizione attraverso il Supporto per la Formazione e il Lavoro, con l’obiettivo di favorire la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di queste famiglie attraverso un contributo mensile di 350 euro per un anno.

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