Un bambino di nazionalità tedesca, nove anni, è deceduto nell’area dell’Alessandrino a causa della puntura di un calabrone. Tuttavia, la tragica situazione ha portato alla possibilità di salvare la vita di altre cinque persone grazie al trapianto dei suoi organi.
Il cuore del giovane è stato rimosso e trapiantato con successo in un altro paziente pediatrico presso un ospedale a Bologna. Inoltre, entrambi i polmoni sono stati destinati a un bambino ricoverato in un ospedale a Padova. I reni sono stati trapiantati in due adulti, un uomo e una donna, presso le Molinette di Torino. Infine, il fegato del bambino è stato trapiantato in un uomo affetto da cirrosi nel Piemonte.
Il trapianto del fegato è stato l’intervento più complesso. A causa del danno ischemico prolungato subito dall’organo a seguito dell’arresto cardiaco del bambino, non è stato possibile trovare candidati pediatrici idonei per il trapianto. Pertanto, il fegato è stato allocato a un paziente adulto con cirrosi che era ricoverato presso le Molinette di Torino. L’operazione è stata eseguita con successo da un team guidato dal professor Renato Romagnoli, includendo una tecnica avanzata chiamata ‘jump graft’ per la ricostruzione vascolare.
Il destinatario del trapianto del fegato si trova attualmente in Terapia Intensiva presso lo stesso ospedale torinese, monitorato dal dottor Roberto Balagna. Nonostante la complessità dell’intervento, il paziente sembra stare attraversando la fase post-operatoria senza complicazioni rilevanti.