Arrestato il 21enne indiziato dell’omicidio del padre e di un amico: la comunità respira
L'arresto di Sacha Chang, affetto da disturbi psichici, pone fine all'angoscia nella zona di Mondovì.
Sacha Chang, il giovane olandese di 21 anni accusato dell’omicidio del padre e dell’amico di famiglia che li ospitava nella sua casa a Montaldo di Mondovì, è stato catturato dopo una fuga che lo ha portato nei boschi del Cuneese. Il suo nascondiglio è stato scoperto vicino alla cappella di San Bernardo, situata tra i comuni di Torre e Pamparato, in una zona impervia e densamente boscosa. Il giovane, affetto da disturbi psichici, è stato trovato dormiente su una panchina, esausto dopo 48 ore di fuga.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Cuneo, Giuseppe Carubia, ha fornito dettagli sulla complessa operazione di ricerca: “Dopo aver compiuto i due omicidi con un grosso coltello da cucina, il ragazzo si è dato alla macchia in una zona impervia e con una vegetazione molto fitta. L’azione di ricerca è stata molto complessa.” I carabinieri hanno impiegato oltre 200 uomini, unità cinofile e elicotteri per rintracciare Chang.
L’arresto del giovane ha portato sollievo alla comunità di Mondovì, che aveva vissuto momenti di paura durante la fuga di Chang. Carubia ha sottolineato l’efficacia della collaborazione e dell’impegno delle forze dell’ordine: “È stata una squadra che ha funzionato. La cattura di Sacha ha restituito la cessata serenità alla comunità.” Ha inoltre aggiunto che durante la fuga, Chang ha affrontato un percorso fisicamente impegnativo e si è ritrovato esausto e spossato.
Dopo l’arresto, il giovane è stato portato in ospedale per accertamenti. Gli investigatori hanno commentato che la sua cattura potrebbe avergli salvato la vita, dato il suo stato di esaurimento. Non sono stati trovati documenti relativi alla sua salute mentale, ma è noto che soffre di disturbi psichici. Chang si trova ora nell’ospedale di Mondovì, dove sta recuperando fisicamente dopo l’episodio di fuga.
L’arresto di Sacha Chang mette fine a una fuga che aveva messo in allarme la comunità locale. Ora, con il giovane sotto custodia, la comunità può finalmente riprendere un senso di normalità e tranquillità.